Tra pochi giorni sarà operativo il bonus facciate, la nuova detrazione introdotta dalla Legge di Bilancio 2020. L’agevolazione durerà un anno e si affiancherà, o in qualche caso sovrapporrà, alle
altre detrazioni per la riqualificazione del patrimonio edilizio.
Bonus Facciate 90% nelle zone A e B
Le spese sostenute dal 1° gennaio al 31 dicembre 2020, per interventi finalizzati al recupero o restauro della facciata esterna degli edifici esistenti ubicati in zona
A (centri
storici) e B (totalmente
o parzialmente edificate) avranno diritto ad una detrazione dall'imposta lorda pari al 90%.
Non è previsto un limite di spesa.
Saranno ammessi al bonus facciate gli interventi sulle strutture
opache della
facciata, su balconi o su ornamenti e fregi. Tra questi anche quelli di sola pulitura e tinteggiatura
esterna.
La detrazione sarà ripartita in dieci
quote annuali costanti
e di pari importo nell'anno di sostenimento delle spese e in quelli successivi.
Bonus facciate 90% e efficienza energetica
Negli interventi più importanti, che abbiano effetti sull’efficienza energetica dell’immobile o interessino oltre
il 10% dell'intonaco della
superficie disperdente lorda complessiva dell'edificio,
alla fine dei lavori l’edificio dovrà soddisfare i requisiti minimi di prestazione energetica previsti dal DM 26 giugno 2015 e,
per quanto riguarda la trasmittanza termica, i requisiti della tabella 2 (trasmittanza termica utile delle strutture componenti l'involucro edilizio) del DM 26 gennaio 2010.
In questi casi, i lavori saranno soggetti ai controlli dell’Enea
che, sulla base delle informazioni contenute nelle richieste di detrazione, monitora e valuta il risparmio energetico ottenuto grazie agli interventi.
Con questa formulazione, il bonus facciate potrebbe sovrapporsi all’ecobonus per gli interventi sull’involucro. Per i lavori che riguardano le strutture opache verticali, l’ecobonus prevede una
detrazione del 65%, con tetto di spesa di 60mila euro. Gli edifici in zona A e B potrebbero quindi scegliere tra ecobonus e bonus facciate. Quest’ultimo, con aliquota al 90% e nessun tetto di
spesa, risulterebbe più conveniente.
Questi dubbi dovranno essere risolti con l’emanazione dei decreti attuativi o con i chiarimenti che l’Agenzia delle Entrate spesso emana sui bonus fiscali.