10/11/2021 - Sarà prorogata fino al 2024 la possibilità di scegliere lo sconto in fattura o la
cessione del credito per gli interventi agevolati con il bonus ristrutturazioni, l’ecobonus, il sismabonus e il bonus facciate, nonché per l’installazione di impianti fotovoltaici e colonnine per
la ricarica dei veicoli elettrici.
La novità è contenuta nella bozza di disegno di legge di Bilancio per il
2022 datata 10 novembre, che sta per iniziare in Senato l’iter per la conversione in
legge.
Per bilanciare gli effetti della proroga, la disciplina dello sconto in fattura e della cessione del
credito potrebbe essere rivista, con l’introduzione di controlli preventivi per evitare
truffe. La modifica è contenuta in un decreto legge approvato
dal Consiglio dei Ministri.
Superbonus, non cambiano limiti Isee e regole sulle unità unifamiliari
Nonostante le pressioni degli ultimi giorni, il testo del ddl del 10 novembre conferma l'intenzione di
prorogare il Superbonus sulle unità immobiliari unifamiliari dal 30 giugno 2022 al 31 dicembre 2022, ma con una serie di limiti:
- chi ha presentato la CILAS o ha richiesto il titolo abilitativo per la demolizione e ricostruzione entro il 30 settembre 2021, potrà usufruire del Superbonus 110% per le spese sostenute fino al 31 dicembre 2022;
- tra coloro i quali presentano le pratiche dopo il 30 settembre 2021, chi ha ISEE superiore a 25mila euro potrà fruire del superbonus 110% (anche su seconda casa) solo fino al 30 giugno 2022;
- chi invece ha Isee fino a 25mila euro, potrà fruire del superbonus 110% solo sull’abitazione principale ma fino al 31 dicembre 2022.
Sconto in fattura e cessione del credito, proroga per tutti i bonus
Rispetto alla prima versione circolata, con il testo del ddl del 10 novembre, lo sconto in fattura e la cessione del credito vengono prorogate insieme alla scadenza dei bonus edilizi cui si riferiscono. Per il Superbonus le due opzioni saranno in vigore fino al 2025, per le altre detrazioni fiscali fino al 31 dicembre 2024.
Sconto in fattura e cessione del credito, stretta e controlli
Per mantenere lo sconto in fattura e la cessione del credito, saranno introdotti una sere di
controlli per evitare truffe. Secondo il decreto legge approvato,
il visto di
conformità sarà obbligatorio anche per chi usufruisce direttamente del Superbonus e per
chi ha diritto a tutti i bonus
edilizi.
L’Agenzia delle Entrate potrà sospendere, fino a 30 giorni, l’efficacia delle comunicazioni delle cessioni per il controllo preventivo della
correttezza delle operazioni. Lo stop scatterà nel caso in cui emergano dei profili di
rischio, individuati utilizzando criteri relativi alla diversa tipologia dei crediti ceduti.
La stretta su sconto in fattura e cessione del credito viene incontro alle preoccupazioni dell’Agenzia
delle Entrate, che ha segnalato evasioni per 800 milioni di euro legati agli sconti in fattura e alle cessioni del credito.
Il presidente dell’Associazione nazionale costruttori edili (Ance), Gabriele Buia, è tornato sull’argomento all'evento “Quale riforma fiscale per un'edilizia sostenibile?” spiegando
che è necessario “fare in modo che ci siano dei prezzari di rifermento validi per tutti e che gli interventi vengano eseguiti da imprese qualificate”.
Timorosi di un possibile blocco i deputati M5S Luca Sut, Patrizia Terzoni e Riccardo Fraccaro, che hanno
commentato: “Effettuare dei controlli preventivi per scongiurare eventuali abusi non deve significare vanificare la portata e l’efficacia delle agevolazioni, attuando quello che di fatto
diventa un vero e proprio boicottaggio. Allo stesso modo non si può pensare che si diano 30 giorni all’Agenzia delle entrate per verificare i casi sospetti mentre si stabiliscono tempi stretti
per accedere ai bonus: in questo caso bisogna tenere nel dovuto conto almeno quanti rischiano di superare così i termini fissati. Il decreto interviene per l’ennesima volta a cambiare le carte in
tavola senza peraltro ascoltare gli operatori del settore: questo rischia di creare un grave danno alla portata del Superbonus e degli altri bonus edilizi, creando ancor più preoccupazioni e
dubbi tra i cittadini e vanificando il lavoro fatto finora per mettere in campo una imponente misura di politica economica, in grado di far ripartire l’edilizia all’insegna della sostenibilità
ambientale e della creazione di nuove imprese e posti di lavoro”.