Il Governo ha annunciato l'introduzione di controlli sulle rendite catastali in relazione al Superbonus.

 

Coloro che hanno beneficiato del superbonus 110% per la riqualificazione energetica e antisismica delle loro abitazioni sono obbligati ad aggiornare i dati catastali; "verificheremo e, se non aggiornati, ciò comporterà vantaggi per i Comuni," ha affermato il Ministro dell'Economia e delle Finanze Giancarlo Giorgetti durante un'audizione con le commissioni congiunte di Bilancio di Camera e Senato, presentando il "ambizioso ma realistico" Piano Strutturale di Bilancio.

 

Rispondendo ai parlamentari, Giorgetti ha precisato che "non vi sarà un aumento" e che "non si procederà all'aggiornamento dei valori di mercato come richiesto dalla Commissione, ma si chiarirà una normativa della precedente legge di bilancio che impone a chi effettua ristrutturazioni edilizie di aggiornare i dati catastali e di identificare le cosiddette 'case fantasma'".

 

Per quanto riguarda il superbonus e l'aumento della rendita catastale, la Legge di Bilancio 2024 richiede all'Agenzia delle Entrate di controllare se i lavori di efficientamento energetico e miglioramento antisismico hanno portato a un incremento della rendita catastale e se tali variazioni sono state debitamente comunicate.

 

Generalmente, e già prima dell'introduzione del superbonus, entro 30 giorni dal termine dei lavori, il direttore dei lavori deve presentare una dichiarazione di variazione catastale o attestare che i lavori non hanno inciso sulla rendita catastale. Questo obbligo si applica a tutti i lavori di ristrutturazione, finanziati personalmente o con bonus, che abbiano incrementato la rendita catastale. Al 31 agosto 2024, gli immobili che hanno usufruito del superbonus erano 496.315, secondo i dati Enea.

 

Tra i lavori che modificano la rendita catastale rientrano sicuramente quelli effettuati su immobili collabenti, ai quali, dopo i lavori, deve essere assegnata la corretta categoria catastale.