Il governo ha posto fine allo sconto in fattura e alla
cessione del credito per gli interventi edilizi e di efficientamento energetico di qualsiasi tipo iniziati dal 27 marzo 2024. Con un decreto inaspettato, firmato dal Ministro dell'Economia
Giorgetti e approvato il marzo, tutte le opzioni sono state eliminate, in seguito ai dati ISTAT che hanno portato a una revisione al rialzo del deficit per il 2023 al 7,2%, seguendo le revisioni
degli anni 2021 e 2022. Questo include anche l'impatto dei dati del Superbonus, che ha visto un costo per lo Stato di 114 miliardi a fine febbraio. È stato inoltre eliminato l'istituto della
remissione in bonis, che concedeva più tempo per trovare un cessionario per le spese del 2023, e sono stati cambiati gli obblighi di comunicazione per accedere alle agevolazioni fiscali. Non è
più permessa la compensazione per chi ha debiti con l'erario superiori ai 10.000 euro; sarà necessario saldare questi debiti prima di poter utilizzare eventuali crediti accumulati.